DOMANDE FREQUENTI

- La mattina quando ti svegli ricorda che tu sei la persona più importante della tua vita. Abbine cura. (S. Littleword) -

CHI E’ LO PSICOLOGO?

Lo psicologo è un professionista laureato in Psicologia ed iscritto all’Albo Professionale della propria regione, dopo aver superato l’Esame di Stato.

Accompagna il paziente nell’esplorazione di se stesso, del proprio personale modo di sentire, pensare e comportarsi, in un clima di libertà, ascolto e non giudizio.

I suoi interventi sono rivolti sia a coloro che presentano sintomi di malessere psicologico specifici o attraversano momenti di crisi o difficoltà, sia a tutte le persone che desiderano intraprendere un percorso di auto-conoscenza, in un'ottica di prevenzione e miglioramento del proprio stato di salute mentale e del proprio livello di benessere.


COSA PUO’ FARE UNO PSICOLOGO?

Lo psicologo può effettuare consulenze e colloqui psicologici individuali, di coppia o famigliari, può pianificare percorsi di sostegno e supporto psicologico, può somministrare test, fare diagnosi, eseguire valutazioni e perizie. Può occuparsi di anziani, adulti, adolescenti e bambini.

I suoi interventi specifici spaziano dalla psicologia clinica, psicodiagnostica, riabilitazione o potenziamento psicologico, alla psicologia giuridica, psicologia del lavoro, psicologia scolastica, dell’educazione e dell’orientamento, fino alla psicologia della salute e dello sport.


CHE DIFFERENZA C’E’ TRA PSICOLOGO, PSICOTERAPEUTA, PSICOANALISTA E PSICHIATRA?

Lo Psicologo è un professionista laureato in Psicologia ed iscritto all’Albo Professionale della propria regione, dopo aver superato l’Esame di Stato.

Lo Psicoterapeuta è un professionista laureato esclusivamente in Psicologia o Medicina che, dopo la laurea, si è specializzato in una Scuola di Psicoterapia di durata quadriennale, riconosciuta dal Ministero dell’Università e della Ricerca.

Lo Psicoanalista è uno psicoterapeuta specializzato in una delle forme di psicoterapia esistenti: la psicoanalisi.

Lo Psichiatra è laureato in Medicina e si è poi specializzato in Psichiatria: utilizza dunque un approccio medico alla cura delle psicopatologie e può prescrive psicofarmaci. Può essere anche psicoterapeuta, qualora abbia anch’egli frequentato una scuola di psicoterapia di durata quadriennale.


QUANTO DURA UN PERCORSO DI SOSTEGNO PSICOLOGICO O DI PSICOTERAPIA?

Nonostante tale domanda sia certamente condivisibile e comprensibile, la durata di un percorso di sostegno psicologico non è prevedibile a priori, poiché dipende da una molteplicità di fattori il cui peso non si può stabilire in modo univoco e assoluto: il livello di sofferenza della persona e la rilevanza della sua sintomatologia, il suo grado di flessibilità, le sue risorse, la qualità dell'alleanza e della relazione tra paziente e psicologo, i tipi di cambiamenti che si desiderano raggiungere, gli accadimenti nella vita del paziente, l'età del paziente (ad esempio, una psicoterapia a lungo termine è meno frequente in adolescenza, rispetto che in età adulta), la frequenza delle sedute.

Occorre sottolineare come spesso si rivela opportuno non concludere il percorso non appena scompaiano i sintomi, poiché è bene tenere presente anche il tempo necessario per fare un lavoro significativo sulle ragioni che stanno alla base della nascita del sintomo stesso.


COME SI FA A SAPERE SE SI HA BISOGNO DI UNO PSICOLOGO?

La decisione di rivolgersi ad uno psicologo viene presa da una persona sulla base della propria sofferenza, soprattutto nel momento in cui si creda di avere già tentato di trovare da sé, attraverso le proprie risorse (e talvolta anche con l’aiuto delle persone significative nella propria vita) le vie di uscita dal proprio malessere ma ci si trovi, nonostante ciò, con la sensazione di essere "incastrati" nella propria situazione, in una condizione di disagio e sofferenza che sembra non avere vie di uscita.

Decidere di affidarsi ad uno psicologo è una scelta strettamente personale in età adulta; per quanto riguarda i bambini, invece, sono i genitori a scegliere di dare ascolto e rilevanza alle manifestazioni di disagio dei figli; in adolescenza la scelta viene fatta tendenzialmente sia dai genitori sia dai ragazzi stessi.


POSSO DETRARRE DALLA DICHIARAZIONE DEI REDDITI LE SPESE SOSTENUTE PER UN PERCORSO PSICOLOGICO O DI PSICOTERAPIA?

Sì. Le spese sostenute per i colloqui clinici e per le sedute di sostegno psicologico possono essere interamente detratte, rientrando in “Spese mediche e sanitarie”.

Occorre però che siano adeguatamente documentate: lo psicologo deve dunque rilasciare apposita fattura attestante l’importo della sua tariffa, i suoi dati fiscali e quelli di iscrizione all’Albo degli psicologi.